Satèn: tutto quello che devi sapere

Il vino Satèn: scopri il significato, la storia e le caratteristiche del simbolo della Franciacorta nel mondo.

29 agosto 2023

Franciacorta Satèn: un po' di storia

Per cominciare è utile specificare che il termine Satèn si può riscontrare solamente quando si parla di vini Franciacorta. Questa sua particolarità lo rende quindi un'esclusiva di questo territorio.

La storia del Satèn è molto particolare e lega tra loro Francia, Lussemburgo ed Italia.

Tutto iniziò nel 1989, quando con la legislazione europea n. 2045/89 si normò il termine Crémant con il fine di designare prodotti di provenienza ben determinata, ossia solamente spumanti prodotti in Francia e in Lussemburgo.

Cosa vuol dire Crémant?

Il termine Crémant indica spumanti con un minor contenuto di anidride carbonica, dettaglio che determina quindi una spuma più soffice, delicata e cremosa. Hanno bollicine più leggere e sono dunque caratterizzati da una pressione interna leggermente inferiore rispetto agli spumanti classici.

Il problema è che anche in Franciacorta, zona geografica che comprende 19 comuni della provincia di Brescia, si producevano spumanti Crémant, per cui in base alla legislazione europea si dovette necessariamente cambiare il nome di questi ultimi prodotti.

Per farlo si decise di affidare il compito ad un gruppo di esperti di comunicazione, per creare da zero un nome facilmente memorizzabile e che descrivesse perfettamente le qualità organolettiche di questa tipologia di vino Franciacorta.

Da questa ricerca nacque il nome Satèn.

Cosa si intende per Satèn?

"Satèn" deriva da "Satin", in italiano "raso", ossia una tipologia di tessuto fine, liscio e morbido. La particolarità di questo nome è che sia in inglese che in francese ha lo stesso significato.

Anche se la traduzione non corrisponde, quello che genera a primo impatto il termine è una certa assonanza con il concetto di "seta". Il nome fu quindi pensato anche per associare a questa tipologia di prodotti una sensazione di setosità e morbidezza nella mente dei consumatori.

Franciacorta Satèn DOCG

Il Satèn rappresenta una delle tre tipologie di vino Franciacorta ammesse dal suo disciplinare di produzione e deve necessariamente essere prodotto con Metodo Classico e ottenuto da uve Chardonnay per almeno il 50%. Può concorrere alla sua produzione uva Pinot bianco per un massimo del 50%.

Ciò che ne emerge è che il Satèn è per definizione un "Blanc de Blancs", ossia un vino Franciacorta bianco ottenuto solamente da uve a bacca bianca. Unico nel suo genere.

Le caratteristiche organolettiche

Il vino Satèn è in tutto e per tutto un'eccezione qualitativa e gustativa. Si differenzia rispetto alle altre tipologie di Franciacorta per:

  • limite di pressione massima in bottiglia: deve essere inferiore alle 5 atmosfere, leggermente inferiore rispetto agli altri, in cui la pressione si aggira intorno alle 6 e 6,5 atmosfere. Questo ne determina la tipica morbidezza e delicatezza gustativa.
  • limite del quantitativo di zucchero: il massimo consentito è di 20 g/l, a differenza dei 24 g/l degli altri Franciacorta.
  • il grado zuccherino è obbligatoriamente Brut: a differenza delle altre tipologie, il dosaggio finale deve essere pari o inferiore ai 12 g/l ed è consentita l’immissione al consumo solo nella tipologia Brut.

Il vino Franciacorta Satèn di Centinari

Il Centinari Franciacorta Satèn è un Millesimato dal colore giallo accesso brillante, con un profumo deciso che richiama sentori di frutta fresca e fiori bianchi e con leggere note di frutta secca quasi tostata.

A differenza della regola imposta dal disciplinare Franciacorta, che impone un tempo minimo di affinamento per i vini Satèn Millesimati di almeno 30 mesi, Centinari si impegna costantemente per migliorarne alcuni parametri.

Centinari Franciacorta Satèn infatti affina per almeno 42 mesi sui lieviti in locali climatizzati durante i quali vengono ripetuti manualmente dei bâtonnage che andranno a caratterizzare il profilo gustativo ed olfattivo del Franciacorta.

Un risultato enologico eccelso che ha consentito al Satèn di conquistare importanti riconoscimenti come la medaglia Doppio Oro al concorso internazionale Gilbert & Gaillard 2023 o la medaglia d'oro al famoso Mundus Vini.

Come abbinare il Satèn?

Centinari consiglia il suo abbinamento soprattutto in accompagnamento a piatti di pesce. In particolare è consigliabile la sua degustazione con risotti a base di pesce di mare e frittura croccante di moscardini.

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