Franciacorta o Prosecco? Scopri le 5 differenze principali

Prosecco e Franciacorta si differenziano tra loro per una serie di aspetti tecnici, metodologici, normativi e territoriali.

30 ottobre 2023

Partendo dal principio, è importante rimarcare che Franciacorta e Prosecco sono due spumanti e rappresentano vere e proprie eccellenze dell'enologia italiana. Sempre più negli ultimi anni stanno conquistando i consumatori, grazie alle caratteristiche organolettiche che li contraddistinguono.

Molto spesso, però, i due termini creano grande confusione nella mente dei consumatori.

Con questo articolo si cercherà di fare chiarezza sulle differenze tra l'uno e l'altro.

Che differenza c'è tra un Prosecco e un Franciacorta?

Prosecco e Franciacorta si differenziano tra loro per una serie di aspetti territoriali, tecnici, normativi, metodologici e organolettici.

La zona di produzione del Franciacorta e del Prosecco

La prima sostanziale differenza tra i due riguarda la zona di produzione: la Franciacorta infatti si trova in Lombardia, in un’area di circa 200 chilometri quadrati che comprende 19 comuni della Provincia di Brescia.

E' un fazzoletto di terreno profondamente vocato alla viticoltura di qualità, data la particolare eterogeneità della zona, la sua origine morenica e l’ottima escursione termica.

Il Prosecco, invece, viene prodotto in alcune province del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Un territorio straordinario, ricco di sfumature, che si suddivide in tre zone produttive: il Prosecco DOC, la zona più ampia e conosciuta, il Prosecco Superiore DOCG (che comprende le denominazioni Conegliano-Valdobbiadene ed Asolo) ed il Superiore di Cartizze.

Le uve e i vitigni utilizzati

La seconda differenza tra Prosecco e Franciacorta riguarda l'uvaggio.

Il vino a denominazione di origine controllata e garantita Franciacorta è ottenuto da uve prodotte dai vigneti Chardonnay e/o Pinot nero. Possono concorrere alla produzione dei vini Franciacorta anche uve del vitigno Pinot bianco, fino ad un massimo del 50% e le uve del vitigno Erbamat fino ad un massimo del 10%.

Il Prosecco invece si ottiene prevalentemente da uve del vitigno Glera per almeno l’85%. Possono poi concorrere alla produzione di questo spumante uve di altri vitigni, specificati nei differenti disciplinari di produzione, per un massimo del 15% (Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Pinot Nero vinificato in bianco.

I Disciplinari di produzione

Franciacorta e Prosecco sono due spumanti prodotti in una determinata zona geografica e con differenti disciplinari di produzione.

I disciplinari sono atti normativi con i quali si stabiliscono le regole da rispettare se si vuole produrre Prosecco o Franciacorta.

Il disciplinare del Franciacorta stabilisce: quali sono le tipologie di vini ammessi, la base ampelografica, la zona di produzione, le norme per la viticoltura, per la vinificazione e molto altro.

La struttura del documento è similare anche per il Prosecco, nel quale però, i disciplinari sono due: quello del Prosecco DOC e quello del Prosecco DOCG.

Il Metodo di Produzione

Il Franciacorta viene prodotto attraverso il Metodo Classico o Champenoise, mentre il Prosecco attraverso il Metodo Charmat o Martinotti.

Il Metodo Classico è un sistema di spumantizzazione che si basa sul principio della rifermentazione in bottiglia. In questo metodo, al termine della prima fermentazione, il vino viene imbottigliato con lieviti e zuccheri, e vi rimane minimo 18 mesi per i Franciacorta base, mentre le Riserva per un minimo di 60.

La nostra nuova Riserva, Testanera 2016, ad esempio rimane sui lieviti per almeno 72 mesi.

Avviene così la presa di spuma. In questi mesi i lieviti trasformano lo zucchero in anidride carbonica e alcol, rilasciando al vino sentori aromatici come crosta di pane, nocciola, vaniglia, caramello, frutti di bosco...

Il Metodo Charmat, invece, prevede la rifermentazione in autoclavi di acciaio che trattengono l’anidride carbonica, rendendo possibile la trasformazione in spumante. Nel Prosecco il processo di rifermentazione dura solamente 30 giorni, a differenza del Franciacorta.

In una seconda fase avviene la maturazione sulle fecce dei lieviti, fino alla successiva filtrazione e all'imbottigliamento finale del prodotto.

Franciacorta o Prosecco? Le differenze organolettiche

Tutte queste differenze portano Prosecco e Franciacorta a differenziarsi nettamente a livello gustativo.

Il Franciacorta presenta profumi più complessi che spaziano dal fruttato al floreale, con note importanti di pane e pasticceria, come il nostro Rosé Millesimato, che ha intriganti profumi di frutti di bosco con richiami espliciti al ribes rosso e che si apre poi verso note speziate e vanigliate.

Il Prosecco invece esprime la sua freschezza attraverso un sentore aromatico e fruttato che richiama fiori bianchi, mela, pera, frutta esotica ed agrumi.

Il perlage dei Franciacorta è molto fine e persistente, a differenza di quello del Prosecco, che ha bollicine meno fini ma più esplosive, diretta conseguenza dei rispettivi metodi di spumantizzazione e tempi di maturazione.

I nostri Franciacorta

Ora che hai scoperto le principali differenze tra Franciacorta e Prosecco non ti resta che scoprire i nostri Franciacorta.

Alla gamma Centinari, infatti, si è appena aggiunto un nuovo prodotto: Testanera Riserva 2016, una Riserva dalla straordinaria complessità ed eleganza gustativa e olfattiva, frutto di un'annata davvero speciale, con condizioni climatiche favorevoli alla viticoltura di qualità.

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